Declinazione del veganesimo, la scelta crudista può essere considerata sotto diversi aspetti, in questo breve articolo vorrei concentrarmi sulla cucina raw vegan e le sue meraviglie. Coloratissimo, semplice, nutriente e disintossicante, il crudismo mi è stato presentato da Marzia Riva, docente di cucina vegana.
Come si può facilmente intuire dal nome, la cucina crudista non prevede la cottura degli alimenti (solo in alcuni casi e mai oltre i 40°) ma li tratta con maggiore rispetto e mantenendo inalterate le proprietà nutritive, gli enzimi, le vitamine e i sali minerali. In alternativa alla cottura i cibi vengono trasformati con diverse tecniche: germogliazione, fermentazione, marinatura, disidratazione. Gli alimenti che compongono la dieta crudista sono per lo più frutta, verdura (in particolare a foglia verde), semi oleosi, germogli, frutta secca e condimenti (ovviamente in primo piano l’olio d’oliva pressato a freddo).

Come per ogni cambiamento che affrontiamo, è consigliabile procedere per gradi,un organismo abituato a mangiare cibi trattati potrebbe reagire duramente a una conversione repentina all’alimentazione crudista, regina della disintossicazione. Ma proprio il potere detossinante del raw food è uno dei caratteri che rende questo stile di cucina così interessante: rincorriamo la bellezza e la salute spendendo soldi in macchinari (in questo momento potrei citare la moda degli estrattori) e poi consumiamo zucchero, coloranti, additivi come se non ci fosse un domani. Il consiglio che mi è stato dato è di introdurre un pasto crudista ogni giorno e, cito testualmente, “Non fare la talebana” (tradotto: niente estremismi).
La cucina crudista ha una sua piramide alimentare, di fondamentale importanza sono gli ingredienti basic e nutrienti che ritroviamo in diverse ricette: avocado, anacardi e datteri. Meno utilizzati sulle nostre tavole, altri degli alimenti principe del crudismo sono le alghe e i germogli, supercibi ricchissimi di vitamine e Sali minerali. Mi hanno molto colpito i germogli, indicati per gli sportivi e per chiunque necessiti di molta energia, hanno contenuti vitaminici strabilianti (fino a tre volte in più di quelli presenti nella pianta adulta) e proprietà anticancerogene.
Durante il corso tenuto da Marzia Riva abbiamo preparato diversi piatti, ho così scoperto che il raw food è anche incredibilmente semplice da preparare e gustoso da mangiare! I dolci in particolare mi hanno stupita e conquistata (così come sono stati molto apprezzati dagli amici e parenti – onnivori – che ho usato come cavie in alcune cene dopo il corso). Uno su tutti, il mio dolce preferito, i tartufi crudisti: deliziose palline di frutta secca, cacao crudo, cannella e datteri.

Vorrei ringraziare Marzia Riva, che potete conoscere meglio visitando il suo portale di cucina La Taverna degli Arna e Yael Reuveni dello Spazio culturale MY G che ha ospitato il corso.